Antonio Filocamo

 

 

Pittore nato a Messina, dove operò insieme ai fratelli Paolo e Gaetano con i quali si divise i compiti. Dei tre fratelli Antonio si dedicava alla composizione, Paolo alle prospettive ed alle parti ornamentali, il terzo, Gaetano, era un "aiuto".
I primi due, quasi certamente intrapresero un viaggio a Roma dove entrarono in contatto con la scuola del Maratta, con Giacinto Calandrucci, subendone l’influenza artistica.
Tornati a Messina iniziarono una intensa attività pittorica e diedero vita, nella propria casa, ad una Accademia di disegno e del Nudo molto frequentata dai giovani.
Gran parte della loro produzione pittorica, in chiese e case di Messina, è stata distrutta dai terremoti del 1783 e del 1908 e dalle diverse guerre.
A dimostrazione della notorietà di Antonio, il più abile tra i tre fratelli, la notizia che il Re del Portogallo, nel 1734 (?), lò nominò Cavaliere di Cristo.
I tre fratelli morirono a Messina per il contagio pestilenziale nel 1743.
I Filocamo "pur ponendosi sulla linea della tradizione pittorica avviata dal Tancredi, non erano riusciti ad allinearsi ai contemporanei artisti attivi in area palermitana come il Grano, il Borremans e i Randazzo, ben più efficaci e brillanti divulgatori in Sicilia delle istanze rocailles" Citti Siracusano da "Pittura del Settecento in Siciliana"

Le opere:
* Gli affreschi con l'Assunzione i due quadroni a fresco nella cappella di S. Venera del Duomo di Acireale del 1710-11.
* Tela, del 1712, con il Sacrificio di Abramo, oggi alla Pinacoteca Zelantea di Acireale.
* Tela con la Madonna e il Bambino e Santi, eseguita nel 1718, da Antonio per la chiesa del Sacro Cuore, a S. Lucia del Mela.
* Gli affreschi , eseguiti nel 1728, Antonio e Paolo nella volta del presbiterio della chiesa palermitana di S. Caterina, con la raffigurazione di un'Anima in gloria ascende in Paradiso.
* Gli affreschi del 1729 per la chiesa di S. Caterina Valverde a Messina di cui sono rimasti "solo alcune Scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, e in parte, la tela con la Presentazione al Tempio".
* La tela, del 1734, con S. Francesco di Paola morente dinanzi al Cristo in croce, custoditi oggi nel Museo di Messina, dove si trova anche la tela con l'Ecce Homo.
* Il Martirio di S. Bartolomeo, tela del 1734 per la chiesa di 5. Sebastiano a Melilli.
* Non datato il Quadro custodito nella Cattedrale di Palermo, che raffigura la Vergine con il Bambino.